La settima edizione della Sagra del Galletto nostrale a Le Botteghe ha avuto un bilancio estremamente positivo: un crescendo che sta andando avanti negli anni e che vede l’ABI (Associazione Botteghe Insieme) alla regia di un’iniziativa che porta a settembre migliaia di persone nel centro del nostro territorio. Adesso che ci avviciniamo alla fine dell’anno, è venuto il momento di parlare col presidente di ABI Alessio Cappelli per avere un feedback dal comitato su passato, presente e – soprattutto – sul futuro.
Presidente Cappelli, com’è andata la settima edizione della Sagra?
La Sagra del Galletto è andata bene, abbiamo avuto un grande afflusso di avventori. Sapevamo che sarebbero venute tante persone, questo sì, anche perché il trend positivo degli ultimi anni ci faceva ben sperare. Però siamo andati oltre ogni più rosea aspettativa; ogni anno diciamo di essere arrivati a ottenere il massimo e invece poi riusciamo a fare ancora meglio.
Ma qual è il segreto di questo successo?
Dietro c’è stata una grandissima preparazione per arrivare a questo risultato frutto del lavoro volontario delle persone riunite sotto l’ABI. Alla Sagra si sta bene, c’è un bell’ambiente: c’è spazio per i bambini e per gli adulti. E poi i nostri volontari: senza di loro non si farebbe nulla, vanno ringraziati.
L’ABI che ruolo gioca in tutto questo?
Per la nostra comunità è stato fondamentale creare l’ABI, nata per riunire sotto un unico cappello le diverse realtà del nostro territorio. E l’ABI non si ferma soltanto alla realizzazione del maxi evento della Sagra: organizza anche il Camminan Mangiando, i centri estivi e altro ancora, per proporre momenti di aggregazione lungo tutto l’anno.
E cosa bolle in pentola per il 2024?
Vi dico soltanto che abbiamo già iniziato a parlare della Sagra del Galletto del prossimo anno e allo studio ci sono grandi novità sotto tanti aspetti, che vorremmo realizzare perfezionando il format e limando i difetti. La Sagra è un’iniziativa di successo e molto importante per la nostra comunità, che abbiamo l’onore e l’onere di portare avanti nel migliore dei modi.