Anno 2018 – La storia dell’igiene personale, non segue un percorso lineare nel corso degli anni. Nel 1500 il concetto di igiene mutò radicalmente, il cristianesimo, infatti, imponendosi di rompere con gli usi e i costumi romani, dichiarò la pulizia personale un lusso, che portava al peccato.
La Contrada Le Botteghe mette in scena spaccati di vita quotidiana di questo periodo storico, dove si diffusero una serie di pratiche igieniche che riguardavano tutta la popolazione, con piccole distinzioni tra la classe sociale più agiata e il popolo. Solo le mani e la bocca venivano lavate con acqua, spesso allungata con aceto o vino.
Il bagno era una pratica rischiosa, quindi un’operazione da non fare frequentemente e con grande precauzione, per questo motivo il bagno “annuale”, praticato dai più virtuosi, veniva fatto prevalentemente nel mese di Maggio, in coincidenza dei matrimoni che avevano luogo a Giugno. La plebe, non disponendo di vasche vere e proprie, era costretta a usare botti piene d’acqua in cui si lavava l’intera famiglia; inoltre nel popolo per combattere l’attacco dei pidocchi veniva usata la pratica del taglio dei capelli, usando forbici simili a cesoie. Nella vita quotidiana ciò che contava non era lavarsi, ma per “apparire” puliti, i nobili indossavano indumenti bianchi che venivano cambiati frequentemente, allo stesso tempo anche i ceti inferiori avevano le solite abitudini, ma dovevano accontentarsi di materiale meno costoso. A causa di queste cattive abitudini, che presero sempre più campo, i parassiti pullulavano, ma erano sopportati con grazia: nel galateo si consigliava ai nobili di accettarli come cosa naturale, ma comunque di non grattarsi in presenza di altra gente. Il profumo entrò necessariamente nella toilette di uomini e donne, ritenendo che, oltre a coprire cattivi odori, avesse anche una azione disinfettante. Le strade, infine, venivano appestate dai fetori provenienti dai pozzi neri, tutto questo poi finiva nei corsi d’acqua, che molto spesso veniva usata per bere e lavarsi… motivo principale per cui periodicamente esplodevano epidemie che falcidavano la popolazione senza pietà, ma senza scalfire l’assurda convinzione comune che lavarsi fosse la causa di tanta tragedia.
La Contrada Le Botteghe vince il premio Cardini per il miglior soggetto e la migliore sceneggiatura.